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Caffè eritreo…

7 gennaio 2017

Un saluto a tutte le persone che celebrano il Natale Copto Ortodosso. (calendario giuliano)
Un saluto al popolo eritreo, alla sua forza, al suo coraggio e alla sua generosità.
…che sia Natale o qualsiasi giorno, che tu sia eritreo o straniero sarai sempre invitato a prenderti il bun (caffè), è una cerimonia quotidiana, un premio giornaliero, anche se a volte bisogna fare chilometri per prendere l’acqua, il bun si prende sempre, che faccia caldo o freddo, al mare o negli altopiani, che ci sia la tormenta d’acqua o di sabbia, che si festeggi una nascita di un bambino o che si pianga il parente o l’amico scomparso o chi che non c’è la fatta attraversando il deserto o il mare di Sicilia, il caffè si prende sempre… si prende tre o quattro volte, in realtà sono livelli di confidenza, (awel, kala’i, bereka e bereja) tutti attorno al fornello di carbone ci si ferma un momento, per guardarsi, per parlare e ascoltarsi, per gioire o piangere, ma soprattutto per darsi dei buoni propositi per la giornata, per l’anno corrente, per la vita…

Sembra che il caffè abbia il potere di sciogliere e di rinvigorire la dura corteccia degli eritrei, la magia di unire, di purificare, di santificare, di riconciliare, di pianificare, di elaborare il lutto, di scoprire e di sognare. Sembra che il bun tenga in piedi un bellissimo popolo, quello eritreo.

Nella foto, L, sua figlia S e il bun. Ghinda. Eritrea.
Foto: Demostenes Uscamayta Ayvar
#NataleOrtodosso #Eritrea #NoFilter #Caffè #Coffe #Cafè #Bun #7g eritrea_08_dua_0604_v2

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From → Diario

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